Il 3 dicembre il cielo di San Salvador s’illumina di fuochi di artificio. Uno spettacolo che durerà più di mezz’ora. Forse i giochi di luce dei fuochi sono un po’ ripetitivi però un grande investimento. Effettivamente la bacheca del condominio aveva annunciato con dieci giorni di anticipo che avrebbero aperto la terrazza condominiale per l’occasione. Con i suoi 25 piani il terrazzo è uno dei punti più alti della città. Vista bellissima un poco sopra le luci della città, tanto che alcuni giorni prima con alcuni vicini ci eravamo organizzati per vedere il big moon che poi tanto big non fu. Quindi arriva il 3 dicembre e puntuali come svizzeri partono i fuochi alle 7 di sera proprio mentre esco dal lavoro. Davanti all’ufficio noto una famigliola con figlio di 10 anni tutti accomodati sul tetto della propria macchina per godersi lo spettacolo. Un evento insomma.
Ma che cosa si celebra il 3 dicembre? L’annuncio in bacheca diceva per “dare inizio alle festività natalizie.” Certo per un paese cosi permeato dalla religione cristiana è quasi comprensibile però cercavo di capire a quale evento storico-religioso fosse collegato. Bene, la tradizione risale a 25 anni fa quando la catena fastfood Pollo Campero decise di offrire alla città dei fuochi d’artificio, ovviamente con costi fiscalmente deducibili perché considerati un’attività a favore della collettività. Da allora il primo sabato di dicembre di ogni anno il Pollo Campero affitta lo stadio principale dal quale organizza una mitragliata di fuochi e grande kermesse a base di pollo fritto. E’ un’immagine emblematica de El Salvador: celebrazioni religiose e fastfood mischiati in un’unica cultura.
Si dà così inizio al consumismo sfrenato rigorosamente sponsorizzato dalle grandi marche. Si vede che il successo della tradizione pollo campero ha spinto altre marche a trovare delle attività a favore della collettività. Infatti tutte le principali piazze dei quartieri alti della città vengono “sponsorizzate” e decorate con tanto di cartelli che non lasciano dubbio sull’identità del babbo natale della piazza. Una piazza però merita una menzione speciale: quella di Arena situata tra la chiesa dei mormoni e il centro commerciale multiplaza, tanto per rimanere in tema religioso-commerciale. Arena è l’attuale principale partito di opposizione fondato nel 1981 dal Maggiore Roberto D’Aubuisson, per far fronte alla montata comunista e appoggiare il governo dei militari. Nel suo curriculum D’Aubuisson ha come punto di onore l’accusa da parte della Commissione delle Nazioni Unite per la Verità per El Salvador di essere stato il mandante dell’uccisione di Mons. Romero, finanziando e organizzando personalmente lo squadrone di esecuzione.
La bandiera di Arena uguale a quella olandese sventola tutto l’anno sulla piazza. E in periodo natalizio come tutte le altre piazze si veste a festa, sponsorizzata da una società che produce yoghurt. Altra immagine emblematica de El Salvador, piccolo paese dai grandi contrasti: una piazza politica con chiari messaggi politici tipo “Patria Si, Comunismo No” partecipa alla orgia commerciale natalizia.
E per ribadire il periodo natalizio e non farsi mancare niente della cultura il venerdì successivo c’è stato il Black Friday, eseguito in perfetto stile gringo.