Riunione al municipio di San Francisco Gotera, le foto esposte all’ingresso non lasciano dubbio sull’orientamento politico del sindaco. Nell’androne, tra i comunicati delle persone ricercate, il calendario del torneo di calcio sono appese in bella mostra le foto di Lenin, Fidel e dell’immancabile Che. Il messaggio è chiaro e riprende il monito di Lenin: “Un buon comunista si alza tutte le mattine con il piede sinistro”.
Ci accoglie il sindaco con una camicia rossa bandiera sovietica e sospetto che i quadri esposti siano frutto di un suo editto. Ci fa accomodare nel suo ufficio e i dubbi diventano certezza. Il nostro simpatico sindaco ha una chiara preferenza romantica per il Che, ricordandosi che il duro lavoro giornaliero di sindaco di una piccola cittadina salvadoregna in fondo in fondo ancora insegue il sogno ribelle della rivoluzione permanente.
Più che culto della personalità l’essere esposti tra informazioni municipali e locandine pubblicitarie normalizza questi personaggi storici in nome dei quali probabilmente il sindaco ha combattuto la sua guerra nelle montagne di Morazàn.
I segni della politica o meglio dell’appartenenza politica sono sempre molto visibili in tutto il paese. Entrando in qualsiasi villaggio, paesino o cittadina si capisce subito il colore di preferenza o chi comanda. Rosso per il FMLN, blu-bianco-rosso per Arena e arancione per GANA, il terzo partito di centro-destra che nasce dalla fusione della democrazia cristiana e del partito conservatore. L’espressione del colore può prendere varie forme dalle classiche bandierine ai più inusuali striscioni di benvenuto a nome del sindaco del tal partito o veri e propri murales retaggi dell’ultima o di molte elezioni fa. E sono anche il segno della stabilità dell’orientamento visto che molto spesso sono sbiaditi e chiaramente intoccabili.
Questi segni si confondono con quelli dei mareros ma questo è un altro tema…
Che bello conoscere un altro mondo attraverso le tue descrizioni ed esperienze!
Un grande abbraccio!
Sei super!
Gio