“Gli Albereschi se vedessero il camice verde come quello dei dottori, se lo mangerebbero tutto perché pensano che sia erba. Poi diventerebbero tutti sterili perché il camice è sterile.”
Tratto dal libro “La Storia Vera degli Albereschi” di Flavia.
Come sarebbe stata la tua festa di passaggio allo status di adulta? Sarebbe stato solo un passaggio formale, di convenzione giacché sei sempre stata matura, sempre in anticipo rispetto ai tuoi anni. Hai sempre pensato e parlato da grande per affrontare la prova più difficile: la vita. Però sarebbe stata una festa bellissima per il fatto meraviglioso di averti qui con noi. In questo periodo cosi innaturale di confinamento obbligatorio e di distanza sociale, visto che li hai vissuto entrambi, ci avresti spiegato che la vita va vissuta intensamente, sempre, fino alla fine. Che nella natura avremmo trovato le risorse, nella scienza la soluzione, nella creatività e nell’arte saremmo precipitati nel mondo della fantasia come la tua Mia Edler, l’apprendista investigatrice:
(Mia): Sua Maestà, siamo alla ricerca della rosa che non muore mai; secondo questo libro dovreste averla voi.
(Regina Bella Addormentata): È vero, l’abbiamo noi e non solo… la custodiamo dall’epoca degli Australopitechi, ma non la diamo.
(Spirit): Maestà, siamo mandati da Topolino per trovare gli oggetti necessari a salvare il pianeta.
(Regina Bella Addormentata): Attendiamo da anni ed anni e anni questo momento ma non è mai arrivato. Perché dovremmo fidarci di un gruppo di nani, un cavallo, un pupazzo di neve, di quattro minions che fino a due anni fa erano al servizio dei cattivi e di una semplice ragazzina…???
(Brontolo): Senta io sono destinato a seguire per la vita questo branco di nani e lei vuole complicarmi di più la vita?
(Cucciolo): Lo lasci perdere, è Brontolo, brontola…
(Olaf): …la prego…
(Regina Bella Addormentata): Non ci possiamo fidare di voi. Guardie! Portateli in prigione! Mi dispiace, siamo obbligati, dobbiamo difendere il nostro tesoro.
Tratto dalla sceneggiatura teatrale “A caccia di Sogni: la scoperta di Disneyland” di Flavia e Costanza, messa in scena per il tuo quattordicesimo compleanno.
Avresti scritto una storia, una sceneggiatura teatrale o il film che tanto volevi fare. Lo avresti realizzato con le tue amiche come in “Colors of Rainbow”:
(Narratore): “Buongiorno a tutti, noi siamo la società “I’m Unicorn” siamo qui per raccontarvi una storia, la storia, quella del paese Colors a cui hanno rubato i colori e, si sa, insieme ai colori c’è anche la felicità e soprattutto la magia degli unicorni! Ecco Dismonda, la strega con la goccia dei colori.”
Scena 1
(dismonda):“Finalmente la goccia dei colori è mia!”.
Ma ad un certo punto arrivano i tre troll che vogliono anche loro la goccia.
(troll 1): “la goccia è mia!”
(troll 2): “mi servono i colori!”
(troll 3): “babbei l’ho vista prima io!”
(dismonda):“l’ho presa prima io!”
Ed è tutto un tira-tira con urli schiamazzi finché la goccia non si rompe in 4 parti.
Scena 2
(Narratore): “Intanto al paese Colors sono tutti disperati. La buona regina Flavia, sfortunatamente sorella della perfida strega Dismonda, non sa più consolarli.”
(fata rubina): “Udite, udite! La regina Flavia in quanto regina di questo popolo partirà alla ricerca dei colori!”
Applausi generali
Scena 3
(Narratore): “E cosi l’intrepida Flavia partì”
Tratto dalla sceneggiatura dello spettacolo equestre “Colors of Rainbow” di Flavia messo in scena al maneggio nel tuo dodicesimo compleanno.
Mi manchi Flavia, anche se sei sempre con me. Mi mancano le tue parole, la tua fantasia, il tuo sguardo, il tuo essere bambina ma già adulta, da sempre. Per sempre. Festeggia felice il tuo compleanno nel tuo mondo fantastico popolato da cavalli, unicorni, fate, regine, principesse, cani che vivono sugli alberi che vogliono salvare il mondo e la vita di noi, ancora qui giù.
Auguri amore mio!